giovedì 29 maggio 2008

Due artiste di formazione ed esperienze diverse, Marina De Meo e Chiara Pellegrini, per motivi diversi compiono per lungo tempo un tragitto ferroviario di andata e ritorno in giornata.
Un’esperienza di viaggio in treno è ben diversa dal viaggio occasionale o sporadico: prevale il tema della ripetizione, i paesaggi e gli ambienti diventano familiari e talvolta, soprattutto nel pendolarismo “corto”, si incontrano le stesse persone. Viene meno dunque dopo poco tempo, l’elemento della novità, della sorpresa di fronte al nuovo.
Il viaggio ripetuto acquista una doppia valenza: quella dell’acuirsi dell’osservazione e quella della ambivalenza del reale visibile. Quanto più si osserva il mondo tanto più aumenta il grado di complessità della visione: una pratica più vicina al tanto vituperato relativismo in tempi in cui si vuole far credere che ogni cosa e ogni idea sono chiare e definitive.
PioTarantini

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