È presente un elemento di ripetitività in questo spostarsi che si traduce in volontà formale e trasferisce il senso del viaggio in un’altra dimensione, più legata all’immaginario.
..."Chiara Pellegrini per presentare una parte del suo lavoro ricorre, in chiave moderna, ovviamente, a un antico strumento, lo zootropio, una delle ottocentesche macchine del proto-cinematografo. Attraverso le fessure praticate in un cilindro si possono osservare le immagini che scorrono, così come può accadere dal finestrino del treno"...
Pio Tarantini
Titolo: Zootropio
Anno: 2006
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